
6000 euro di multa, non c'è scampo per nessuno: se hai un'auto preparati al colpo più duro -tuttofisco.it
Una semplice distrazione può trasformarsi in una pesante sanzione economica e legale per chi guida un’automobile.
Le nuove disposizioni del Codice della Strada hanno inasprito i controlli antidroga su strada, rendendo più semplici e frequenti i test per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Oggi, infatti, non è più necessario che un conducente appaia visibilmente alterato per essere sottoposto a verifica: basta il sospetto delle forze dell’ordine per scatenare il controllo.
Un tema che sta generando particolare preoccupazione riguarda l’uso di farmaci di libera vendita o di routine che, pur essendo legali, possono condurre a risultati falsi positivi durante i test tossicologici. Il caso più clamoroso coinvolge delle caramelle al paracetamolo, comunemente utilizzate per alleviare il mal di gola. Secondo alcune segnalazioni, l’assunzione di queste caramelle avrebbe causato il ritiro della patente e una multa da 6000 euro a un automobilista, in quanto avrebbero alterato i valori rilevati dai test.
I rischi legati ai farmaci legali e i falsi positivi nei test antidroga
Secondo il Manuale MSD, una fonte medica di riferimento internazionale, sono diversi i farmaci che possono interferire con i dispositivi di rilevazione delle sostanze stupefacenti. Non si tratta esclusivamente di medicinali complessi o specifici, ma anche di antidolorifici, decongestionanti nasali e prodotti contro il raffreddore. Un esempio ben documentato è la pseudoefedrina, presente in molti spray nasali e compresse per la congestione, che può essere erroneamente identificata come anfetamina durante i test rapidi.

Anche l’ibuprofene, ampiamente usato per combattere dolore e infiammazione, è stato associato a risultati falsi positivi per la cannabis. Le caramelle al paracetamolo, pur non essendo ancora scientificamente confermate come causa diretta di anomalie nei test, sono finite sotto la lente d’ingrandimento dopo episodi sospetti come quello citato, alimentando il dibattito sulle possibili insidie per chi assume medicinali del tutto leciti.
Al momento non esiste un elenco ufficiale e dettagliato dei farmaci che possono interferire con i test antidroga effettuati su strada. Fonti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili comunicano che è in arrivo una circolare chiarificatrice, che fornirà indicazioni operative precise anche per chi fa uso di prodotti contenenti derivati della cannabis o altre sostanze potenzialmente problematiche.
Intanto, gli esperti consigliano di prestare la massima attenzione alla lettura del foglietto illustrativo di ciascun farmaco, in particolare alla sezione che riguarda la guida e la capacità di concentrazione. Anche se legali, alcuni medicinali possono alterare le capacità di attenzione o interferire con i risultati dei test tossicologici.