
Arriva la nuova "No Tax Area": chi potrà beneficiarne - Tuttofisco.it
Chi può iniziare a festeggiare con la creazione della nuova “No Tax Area”: quali documenti devi preparare subito.
La no tax area per le tasse universitarie torna protagonista anche per l’anno accademico 2025/2026, offrendo un significativo sollievo economico a migliaia di studenti italiani.
Questa misura, che da anni si configura come un importante strumento di equità sociale, garantisce alle famiglie con reddito basso l’accesso agli studi universitari senza il peso delle tasse, grazie a un sistema di esoneri e sconti legati all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
La no tax area 2025: chi ne può usufruire e come funziona
La soglia nazionale per ottenere l’esonero totale dalle tasse universitarie è stata confermata a 22.000 euro di ISEE. In pratica, gli studenti con un ISEE non superiore a questa cifra non dovranno versare alcun contributo. Tuttavia, il sistema prevede una scala di agevolazioni progressive per chi si colloca appena sopra questa soglia:
- da 22.001 a 24.000 euro, si pagherà il 20% delle tasse universitarie;
- da 24.001 a 26.000 euro, l’importo sale al 50%;
- da 26.001 a 28.000 euro, il contributo richiesto sarà del 75%;
- da 28.001 a 30.000 euro, è previsto uno sconto pari al 10%.
Questa progressività riflette una scelta politica di inclusione, che mira a rimuovere le barriere economiche all’istruzione superiore, un principio che ha visto un rafforzamento dopo la crisi pandemica. Per dare un’idea dell’evoluzione, fino al 2019 la soglia per la no tax area era fissata a soli 13.000 euro di ISEE. L’esonero dal pagamento delle tasse universitarie si applica automaticamente solo agli studenti al primo anno che presentano un ISEE valido. A partire dal secondo anno, invece, entra in gioco un requisito aggiuntivo legato al merito: il conseguimento di un numero minimo di Crediti Formativi Universitari (CFU). In dettaglio, per mantenere l’agevolazione è necessario:
- per il secondo anno, acquisire almeno 10 CFU entro il 10 agosto dell’anno successivo all’immatricolazione;
- per gli anni successivi, ottenere almeno 25 CFU nei 12 mesi precedenti il 10 agosto che anticipa l’anno accademico.
Questo sistema premia la costanza e l’impegno degli studenti, assicurando che l’agevolazione venga riservata a chi porta avanti concretamente il proprio percorso di studi. Per gli studenti con disabilità o DSA, i regolamenti universitari possono prevedere criteri di valutazione più flessibili, in conformità con la Legge 104 e le normative sull’inclusione.

Pur esistendo una soglia nazionale, le università italiane godono di autonomia nel definire i limiti e le modalità di accesso alle agevolazioni fiscali. Questo ha portato a significative variazioni tra Atenei. Alcuni esempi recenti:
- l’Università Federico II di Napoli ha esteso l’esonero totale fino a un ISEE di 30.000 euro, superando di 8.000 euro la soglia ministeriale;
- l’Università Bicocca di Milano ha fissato il limite a 28.000 euro per il 2025/2026.
Queste differenze sottolineano l’importanza di verificare sempre i bandi e i regolamenti specifici dell’università di interesse, consultando i portali ufficiali per aggiornamenti sulle soglie e le modalità di presentazione della domanda. Al centro del sistema agevolativo c’è l’ISEE universitario, un documento essenziale non solo per accedere alla no tax area, ma anche per ottenere borse di studio, alloggi, mensa e altre forme di sostegno. L’attestazione si basa sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e deve essere aggiornata annualmente; per il 2025 si fa riferimento a redditi e patrimoni del 2023.
La richiesta può essere effettuata gratuitamente presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), con l’aiuto di un commercialista o autonomamente tramite il sito INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS. È fondamentale caricare l’ISEE sul portale dell’università entro le scadenze fissate dal singolo Ateneo. Il Ministero per le Disabilità ha ribadito in una nota dell’8 luglio 2024 che:
- gli studenti con invalidità pari o superiore al 66% sono esentati dal pagamento delle tasse senza necessità di presentare l’ISEE;
- i figli di percettori di pensione di inabilità ottengono l’esonero presentando sia l’ISEE che un’autocertificazione dello stato di famiglia.
Per situazioni particolari o per studenti con documentazione estera, è consigliato rivolgersi direttamente alla Segreteria Studenti o al Servizio Diritto allo Studio dell’Ateneo per informazioni dettagliate e aggiornate.