Crisi in Lombardia, oltre mille posti a rischio tra Nms, Zaf e Stmicroelectronics

Le difficoltà di tre importanti realtà industriali lombarde, Nerviano Medical Sciences, ZAF S.p.A. e STMicroelectronics, continuano a destare forte preoccupazione sul territorio, con rischi che coinvolgono complessivamente oltre mille posti di lavoro. Le recenti audizioni presso la Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale della Lombardia hanno messo in luce le criticità di queste aziende strategiche, evidenziando la necessità di un intervento istituzionale coordinato per contenere gli effetti occupazionali e preservare importanti eccellenze produttive e di ricerca.

Nerviano Medical Sciences: la ricerca oncologica italiana a rischio

La sede di Nerviano (MI), storica eccellenza nel campo della ricerca oncologica integrata, è al centro di una grave crisi che coinvolge circa 120 ricercatori, con oltre 100 posti di lavoro a rischio. Durante l’audizione odierna, presieduta dalla Vice Presidente della Commissione Silvia Scurati, il CEO di Nerviano Medical Sciences (NMS) ha confermato l’intenzione di avviare a settembre un piano di ristrutturazione che prevede una procedura di licenziamento, senza però specificare il numero esatto di lavoratori coinvolti.

La decisione aziendale di trasferire il settore ricerca da Nerviano a Corsico (MI) è stata motivata dall’aumento dei costi energetici fissi, ma i sindacati hanno denunciato come dietro a tale scelta vi sia la volontà di procedere con circa un centinaio di esuberi, una prospettiva che rappresenterebbe “la fine della ricerca oncologica italiana”, con un impatto devastante non solo sul piano occupazionale ma anche per il sistema sanitario nazionale.

L’audizione, sollecitata da Silvia Scurati e dai consiglieri del PD Carlo Borghetti, Simone Negri e Paolo Romano, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, sindacali e della Città Metropolitana di Milano. Regione Lombardia ha ribadito il proprio impegno a sostegno del Centro di Nerviano, invitando azienda e sindacati a proseguire il dialogo per individuare soluzioni utili a salvaguardare i posti di lavoro e le attività di ricerca.

Parallelamente, NMS continua a ottenere riconoscimenti nel campo scientifico: recentemente è stato pubblicato un importante studio su The Journal of Organic Chemistry, frutto della collaborazione tra NMS e l’Università del Piemonte Orientale, che testimonia il valore innovativo delle attività di ricerca svolte nel centro lombardo.

ZAF S.p.A.: chiusura improvvisa e licenziamento di 50 lavoratori

Un’altra situazione critica riguarda la ZAF S.p.A. di Zibido San Giacomo (MI), azienda specializzata nella produzione di scaffalature e arredamenti per negozi, che ha annunciato la chiusura improvvisa dello stabilimento e il licenziamento di 50 dipendenti. L’assenza della proprietà agli incontri istituzionali ha alimentato ulteriore preoccupazione, sottolineando una chiusura totale al dialogo con le istituzioni e i sindacati.

La Vice Presidente Silvia Scurati ha evidenziato l’importanza di un ruolo attivo della Regione per mediare e ridurre la rigidità aziendale, mentre i sindacati hanno espresso amarezza per la mancanza di alternative proposte dalla proprietà, che ha negato ogni possibilità di confronto. La preoccupazione espressa da esponenti politici come Nicola Di Marco (M5S) riguarda la progressiva perdita di importanti realtà produttive nell’area milanese, con il rischio concreto di una trasformazione del territorio da polo industriale a centro logistico e di data center.

I funzionari degli Assessorati regionali di Istruzione, Formazione, Lavoro e Sviluppo Economico hanno garantito l’impegno a contattare nuovamente l’azienda per verificare possibili margini di dialogo, confermando che la Regione dispone degli strumenti necessari per intervenire a tutela dei lavoratori e del tessuto produttivo locale.

STMicroelectronics: incertezza sul futuro dello stabilimento di Agrate Brianza

Resta in stand-by il futuro dello stabilimento di STMicroelectronics ad Agrate Brianza (MB), uno dei poli italiani più rilevanti nel settore della microelettronica. L’incontro tenutosi ieri a Roma tra Regione Lombardia, rappresentata dall’Assessore Guido Guidesi, e i vertici aziendali non ha prodotto risultati soddisfacenti. L’Assessore ha ribadito la richiesta di una revisione del piano industriale che riconosca lo stabilimento brianzolo come sito strategico, con garanzie di volumi produttivi, investimenti certi e differenziazione tecnologica rispetto agli altri stabilimenti del gruppo.

Sono a rischio circa 1000 posti di lavoro, e per questo motivo le istituzioni hanno deciso di istituire un Tavolo permanente sullo sviluppo di STMicroelectronics, con il prossimo incontro fissato a metà settembre a Roma. Tale iniziativa mira a mantenere alta l’attenzione sul futuro di uno dei principali attori del comparto tecnologico europeo.

La recente acquisizione da parte di STMicroelectronics di una divisione di NXP Semiconductors, specializzata in microchip ad alta tecnologia, rappresenta una possibile opportunità di rilancio per il sito di Agrate. Tuttavia, al momento permangono forti incertezze e aspettative non ancora soddisfatte, come evidenziato dai rappresentanti politici e sindacali intervenuti durante l’audizione.

Fondata nel 1987 come SGS-Thomson Microelectronics, l’azienda italo-francese è oggi una delle principali produttrici mondiali di semiconduttori, con un fatturato di oltre 16 miliardi di dollari e circa 48.000 dipendenti a livello globale. Negli ultimi anni ha investito in innovazione tecnologica, come dimostra la recente decisione di realizzare un impianto integrato per la produzione di substrati in carburo di silicio (SiC) a Catania, per sostenere la crescente domanda di dispositivi avanzati nel settore automotive e industriale.

Tuttavia, le difficoltà attuali riflettono le sfide di un mercato globale altamente competitivo e la necessità di bilanciare strategie industriali con la salvaguardia dell’occupazione e del know-how tecnologico sul territorio italiano.

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