
Milano, Parma e Modena guidano la classifica degli stipendi più alti in Italia
In un’Italia sempre più alle prese con l’aumento del costo della vita e l’erosione del potere d’acquisto, emerge un quadro economico che evidenzia forti disparità territoriali nella retribuzione media annua. Secondo le ultime analisi, la geografia economica italiana continua a giocare un ruolo decisivo nel determinare i livelli salariali, con alcune città che si distinguono nettamente per gli stipendi più elevati. Per chi desidera trasferirsi in cerca di migliori opportunità lavorative, è fondamentale conoscere dove i salari sono più competitivi e in quali realtà produttive si garantisce una remunerazione superiore rispetto alla media nazionale.
Il divario salariale tra Nord e Sud: dati aggiornati e tendenze
Secondo l’ultimo rapporto del CGIA di Mestre, basato su dati Istat e Inps aggiornati a inizio 2025, il divario salariale tra Nord e Sud supera il 35% in termini di reddito annuo medio. Questa forbice incide pesantemente sulle scelte di residenza e lavoro di giovani e famiglie, che spesso optano per il trasferimento verso le regioni settentrionali per migliorare la propria condizione economica.
Milano si conferma la città italiana dove si guadagna di più, con uno stipendio medio annuo che raggiunge i 32.472 euro, l’unica a superare la soglia dei 30 mila euro. La metropoli lombarda, cuore pulsante dell’economia nazionale, non è solo un centro finanziario e industriale, ma anche un polo culturale e commerciale di rilevanza globale, come sottolineano i dati demografici e socioeconomici aggiornati al 2025. Con oltre 1,3 milioni di abitanti, Milano vanta un PIL pro capite nominale di circa 46.870 euro, confermandosi una delle realtà urbane più dinamiche d’Europa.
Al secondo posto nella classifica dei salari si colloca Parma, capoluogo emiliano con una popolazione di circa 200 mila abitanti. Qui lo stipendio medio annuo si attesta a 26.861 euro. La città è nota non solo per il suo patrimonio storico e culturale, ma anche per la presenza di un tessuto produttivo solido e diversificato, che spazia dall’agroalimentare di eccellenza (come il celebre prosciutto di Parma) all’industria e ai servizi avanzati. Parma è inoltre sede di importanti istituzioni europee, come l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che contribuiscono a mantenere elevati i livelli occupazionali e salariali.
Al terzo posto si posiziona un’altra realtà emiliana, Modena, con una media salariale annua di 26.764 euro. La città, con una forte vocazione industriale e manifatturiera, è anche riconosciuta a livello internazionale per la sua tradizione motoristica e gastronomica. Nelle immediate vicinanze di queste città si trovano Bologna e Reggio Emilia, che rappresentano ulteriori centri che offrono opportunità di lavoro ben remunerate.
Caratteristiche delle città top per gli stipendi
Milano: il motore economico e culturale del Paese
Milano, oltre a essere la città più popolosa della Lombardia e la seconda in Italia dopo Roma, è una metropoli con un ruolo centrale nell’economia nazionale e internazionale. La sua posizione strategica nella Pianura Padana, la presenza di infrastrutture avanzate e una rete di servizi efficiente ne fanno un polo attrattivo per investimenti e lavoratori qualificati. Il capoluogo lombardo è celebre per il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II e il Teatro alla Scala, simboli di una città che coniuga storia, cultura e innovazione.
Il clima economico milanese è sostenuto da un sistema produttivo diversificato che include finanza, moda, design, tecnologia e industria. Il tessuto imprenditoriale e la presenza di una fitta rete di startup e multinazionali creano una domanda di lavoro altamente specializzata, giustificando così gli stipendi più elevati tra le città italiane. Tuttavia, l’elevato costo della vita, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi, resta una sfida per molti lavoratori.
Parma: un’eccellenza tra tradizione e innovazione
Parma si distingue per un equilibrio tra tradizione storica e sviluppo economico. Conosciuta per il suo contributo alla cultura e alla gastronomia, ospita inoltre realtà industriali e di servizi di rilievo. Il capoluogo emiliano ha una forte identità territoriale, con un tessuto urbano che si sviluppa attorno al torrente Parma e una popolazione che supera i 199 mila abitanti.
La città è molto attiva nel settore agroalimentare, ma anche in ambiti come la ricerca e la sicurezza alimentare, grazie alla presenza dell’EFSA. Parma ha ricevuto riconoscimenti importanti, tra cui il titolo di “Città Creativa UNESCO per la Gastronomia” e la nomina a Capitale italiana della cultura per il 2020 (rinviata per la pandemia di COVID-19 e poi confermata per il 2021). Questi fattori contribuiscono a un mercato del lavoro stabile e ben retribuito, con stipendi medi superiori alla media nazionale.
Modena: industria e qualità della vita
Modena completa il podio delle città italiane con gli stipendi più alti. La città, situata sempre in Emilia-Romagna, è rinomata per la sua vocazione industriale, in particolare nei settori automobilistico e meccanico, e per la produzione di beni di alta qualità. Il suo tessuto produttivo è caratterizzato da imprese di eccellenza che richiedono competenze specialistiche, tradotto in salari competitivi per i lavoratori.
La qualità della vita a Modena è elevata, grazie anche a un ambiente urbano vivibile, servizi efficienti e una buona offerta culturale e ricreativa. Questi elementi rendono la città un luogo attraente non solo per il lavoro, ma anche per la residenza stabile.
Il Sud e le opportunità limitate: il caso di Potenza
Nelle graduatorie degli stipendi medi, le città del Sud Italia faticano a emergere, con un gap salariale che continua a penalizzare molte aree meridionali. La prima città del Mezzogiorno a comparire nella classifica nazionale è Potenza, che si posiziona al 67° posto con uno stipendio medio di 18.095 euro annui. Questo dato conferma la persistente disparità economica e la necessità di politiche mirate per rilanciare l’occupazione e il reddito nelle regioni meridionali.
Il divario salariale resta quindi un elemento critico per le dinamiche migratorie interne al Paese, con molte famiglie e giovani che decidono di trasferirsi verso il Nord in cerca di una migliore qualità della vita e prospettive economiche più promettenti.
Questi dati aggiornati offrono una fotografia chiara delle realtà urbane italiane dove gli stipendi volano, delineando un’Italia sempre più divisa ma con poli di eccellenza capaci di attrarre talenti e investimenti. Conoscere queste dinamiche è fondamentale per chi desidera orientarsi nel mercato del lavoro nazionale e pianificare un futuro professionale solido.