Rottamazione quinquies, nuova sanatoria fiscale al vaglio del Senato: ecco le novità
È in corso di discussione al Senato il disegno di legge noto come Rottamazione quinquies, una nuova misura di sanatoria fiscale pensata per agevolare cittadini e imprese nel saldo e stralcio dei debiti tributari accumulati negli ultimi decenni. Promossa dalla Lega e presentata ufficialmente il 27 novembre 2024, questa iniziativa legislativa mira a offrire un percorso più sostenibile e accessibile per il rientro dai debiti fiscali, superando le criticità riscontrate nelle precedenti rottamazioni.
Il provvedimento è stato avviato in Commissione Finanze del Senato il 25 febbraio 2025, dopo il rigetto di un tentativo analogo inserito nel Decreto Milleproroghe per carenza di copertura finanziaria. La nuova proposta si caratterizza per alcune innovazioni significative rispetto alle precedenti definizioni agevolate:
Sono esclusi dalla rottamazione alcuni debiti considerati “sensibili”, come quelli derivanti da aiuti di Stato dichiarati incompatibili dall’Unione Europea, sanzioni penali e sentenze della Corte dei Conti.
La sostenibilità finanziaria della Rottamazione quinquies rappresenta uno dei principali nodi da sciogliere nel dibattito parlamentare. La misura richiede infatti l’individuazione di risorse ingenti per poter essere attuata senza compromettere l’equilibrio di bilancio dello Stato. Per questo motivo, il Governo ha sottolineato la volontà di rendere la rottamazione selettiva, riservandola esclusivamente ai contribuenti che dimostrino una reale condizione di difficoltà economica.
Tra le ipotesi al vaglio vi è l’introduzione dell’obbligo di presentare l’attestazione ISEE come requisito per accedere al beneficio, così da differenziare i piani di pagamento in base alla capacità contributiva e garantire un utilizzo più mirato dello strumento.
L’adozione di una nuova sanatoria fiscale, seppur ricorrente nelle ultime leggi di bilancio, ha suscitato non poche perplessità nell’opinione pubblica e tra gli esperti. Il rischio principale è quello di indebolire il senso di responsabilità fiscale dei cittadini, alimentando la convinzione che sia possibile procrastinare il pagamento delle imposte confidando in future definizioni agevolate.
Inoltre, la continua modifica delle regole fiscali può minare la certezza del diritto, generando un sistema fiscale percepito come instabile e imprevedibile. Questo scenario potrebbe disincentivare comportamenti fiscali virtuosi e compromettere la fiducia nei confronti dell’amministrazione tributaria.
Attualmente, il ddl è in fase di esame in Commissione e si attendono possibili modifiche al testo originario. L’esecutivo ha manifestato l’intenzione di inserire la Rottamazione quinquies nella Legge di Bilancio 2026, con una possibile entrata in vigore già a partire dal 2025. Tuttavia, l’approvazione definitiva dipenderà dall’esito dei lavori parlamentari e dalla capacità di trovare un equilibrio tra le esigenze di solidarietà sociale e la sostenibilità economica della misura.
L’introduzione di questa nuova sanatoria rappresenta un tentativo di fornire uno strumento più flessibile e accessibile, che tenga conto della complessità del contesto economico attuale, segnato da difficoltà diffuse tra famiglie e imprese. Resta da vedere se l’approccio selettivo e i criteri di accesso proposti riusciranno a coniugare efficacemente equità e rigore fiscale.